Cima di Marta
Tratto in cui trovo sempre tracce di "lupi" |
Verso la "depressione" in un mare di colori |
Tratto del sentiero che porta a Cima di Marta |
Da Cima Marta verso le Alpi Marittime |
Le Antiche Caserme di Marta |
Partenza dal colle Melosa mt.1540, si sale dal sentiero che porta al rifugio Grai dove si incrocia la militare, andando a destra si prosegue sul'Alta Via dei Monti Liguri arrivando alle antiche Caserme, si segue sempre l'AV che scende leggermente in un largo sentiero, dopo 30' circa si apre una radura sulla sinistra e per prati, si sale sulla Testa di Nava mt.1931, nulla di particolare anche perchè c'era nebbia e non si vedeva quasi nulla. Si torna indietro ad arrivare alle antiche Caserme, si oltrepassa la sbarra e sulla destra sale il sentiero erboso che porta a Cima Marta mt.2138. Si apre un pò il cielo si vede il Bego, il Clapier con la valle Meraviglie e Valmasque ancora con tanta neve, in lontananza l'Argentera, poi la Rocca dell'Abisso il Bertrand e il Missun, il resto era coperto dalle nuvole, mi ha sorpreso vedere ancora tanta neve. Per il ritorno scendiamo verso la"depressione"mt.1998 in un mare di fiori, si riprende la militare che porta alle antiche Caserme, si prosegue sulla militare che porta verso il rifugio Grai e arrivati alla prima curva a gomito, si entra nel bosco nei pressi della Fontana Eritrea, seguendo il sentiero che porta al "vallon dei camosci"si prosegue ancora fino ad incrociare il "sentiero degli Alpini", si segue il sentiero che esce alla Fontana Itala, ora si scende per la militare che riporta ala colle Melosa.
Quota partenza mt.1540
Quota massima mt.2138
Dislivello mt.713
Durata salita (Cima Marta) h.3,30 + h.3,45 per il ritorno
Difficoltà E
Periodo: da maggio a novembre con poca neve.
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